Particolarità del numero

Come nella prima declinazione, anche nella seconda troviamo singularia tantum e pluralia tantum.

Singularia tantum

aurum, – i: oro

argentum, – i: argento

plumbum, -i: piombo

pontus, -i: mare

Pluralia tantum

exta, -orum: viscere

arma, -orum: armi

Delphi, – orum: Delfi

inferi, -orum: inferi

Argi, -orum: Argo

Particolarità del numero e del significato

Come nella prima declinazione, ci sono alcuni termini che assumono un significato al singolare e un altro significato al plurale. Si tratta di:

Particolarità del genere

Alcuni sostantivi presentano al plurale due diversi generi. Si tratta di locus, -i e di iocus, -i.

• Il plurale loci, -orum assume il significato di “passi”, intesi come i passi di un libro, mentre la forma neutra loca, –orum indica i luoghi in senso geografico
• Leggermente diverso è il caso di ioci, – orum e di ioca, -orum: due plurali di genere diverso, ma dallo stesso significato (gli scherzi).

Nomi alla greca

I nomi appartenenti alla seconda declinazione di origine greca hanno una doppia terminazione in -us/-os e in -um/-on al nominativo e all’accusativo singolare.

Particolarità del caso

Il sostantivo deus -i, accanto alla flessione regolare, presenta anche una flessione irregolare:

Singolare

Plurale

I sostantivi che escono in -ĭus e in -ĭum possono presentare al genitivo singolare sia l’uscita in -ii, che l’uscita in – ī:

Alcuni nomi propri e alcuni sostantivi uscenti in -ĭus presentano il vocativo singolare in – ī, invece che in -iĕ.

Basti pensare al famoso:

Quoque tu, Brute, fili mi